10 Dicembre, 2019
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PISANI, Francesco - Contratto II

1568 luglio 31, Roma, rione Pigna

Girolamo Muziano «Mediolanensis», pittore in Roma, si obbliga con il cardinale Francesco Pisani, nella persona del familiare di quest’ultimo Diomede Leoni, a dipingere nell’arco di tre mesi a partire dal 1 agosto dell’anno corrente e secondo le modalità qui accluse stabilite dallo stesso cardinale, il fregio della «sala nova» nel palazzo di San Marco, al prezzo di trecentocinquanta scudi, obbligandosi il committente a pagare i materiali per la messa in opera.


Originale [A], Archivio di Stato di Roma, Collegio dei notai capitolini, not. Curzio Saccocci «de Sanctis», vol. 1530, cc. 90r-91r.


testo originale []

c. 90r Indictione undecima, mensis iulii, die 31, 1568. | In p(rae)sentia etc. personaliter constitutus dominus Hieroni|mus Mutianus Mediolanensis pictor in Urbe, spo|nte etc. ac omni meliori modo etc. promisit etc. illustrissimo et re|verendissimo domino cardinali Pisano absenti, magnifico domino Dio|mede de Leonibus eisudem familiare et me notario | p(rae)sentibus facere et fieri facere vulgariter loquendo | il fregio della sala nova in San Marco sia alto | palmi quindeci con quelli compartimenti | cum(a) aliis pactis et conventionibus pretio prout | in quadam folio subscripto manu dicti reverendissimi | domini cardinalis ac cum suo sigillo prout in folio | tenoris videlicet: «Il fregio della sala nova in San | c. 90v Marco sia alto palmi quindeci, con quelli compar|timenti et membri che in uno schizzo furno | monstrati al illustrissimo cardinale Pisani et più tosto | megliorato che altrimenti. La porta della intra|ta in la cappella et così dentro la istessa cappella | insieme con l’adornamento attorno a la tavola del | altare siano lavorati di stucco diligentemente et con | quelle modenature et compartimenti che ricerca | la qualità del luogo. La historia per lo altare sia | fatta a oglio in tela con tre figure da essere dichia|rate dal predetto illustrissimo cardinale et tanto questa, quanto ogni | altra pittura che anderà a fresco nella stessa cappella | et nel luogo da udire la messa, il comparti|mento finito di pietre mischie et con il fregio de la | sala siano fatte tutte con ogni debita fede et deli|gentia fra lo spatio de tre mesi da cominciare il dì primo agosto prossimo. Per tutte le dette opere sia | obligato il predetto illustrissimo cardinale pagare al detto mastro Gerolamo | pittore scudi trecentocinquanta di moneta in | tre paghe: la prima subito posta la mano | c. 91r al opera, la seconda finito il fegio de la sala et la | terza finita la capella et il luogo da udire la | messa. Sia anchora obligato il predetto illustrissimo cardinale, | oltre al detto prezzo di scudi trecentocinquanta, | al pittore fare ogn’altra spesa che anderà in li | ponti, nelle incollature et nel oro et sua metitura. Ita | est Franciscus cardinalis Pisanus manu propria. locus + sigilli». Quae | omnia etc. alias etc. ad omnia damna in forma etc. | Pro quibus obligavit sese etc. ac omnia etc. bona etc. | in forma Camerae cum clausulis etc. iuravit etc. rogavit etc.
Actum Romae in domo mei notarii in regione Pineae, | p(rae)sentibus domino Io(hanne) Francisco Thomassino procuratore in Romana Curia | et Pacifico Iacobutio de Calvi testibus etc.


(a) Così come sembra, corretto da con (?).