10 Dicembre, 2019
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DOLFIN, Giovanni - Codicillo

1621 ottobre 18, Venezia

Giovanni Dolfin, cardinale <prete> del titolo di San Girolamo degli Schiavoni, in aggiunta al testamento rogato il 3 febbraio 1620 per gli atti del notaio romano Leonardo Miceno, col quale aveva annullato tutti i testamenti precedenti, revoca il legato con cui disponeva il lascito del «forzieretto» e degli argenti in favore dei nipoti Dionisio vescovo di Vicenza e Giuseppe <Dolfin> suo coadiutore, che ora invece passa all’erede universale Niccolò figlio del fratello Pietro Dolfin; ai suddetti Dionisio e Giuseppe lascia quindi rispettivamente il Cristo d’argento in croce d’argento e l’altro d’argento in croce d’ebano, perché possano disporne e farne quanto vogliono liberamente.


Originale [A], Archivio di Stato di Venezia, Notarile, Testamenti, not. Fabrizio Beaciani, b. 57, fasc. 350 (non cartulato).

È autografa la sottoscrizione del cardinale.

Trascrizione: F. Spina, Il cardinal Giovanni Dolfin (1545-1622) tra Venezia e Roma. Un'indagine documentaria, tesi di laurea, Sapienza Università di Roma, aa. 2010-2011, pp. 37-38.


testo originale []

In nome di Dio 1621 a dì 18 ottobre in Venetia. | Havendo io Gioanni Dolfino del titolo di San Gerolimo di Schiavoni et cardinal di Vicenza fatto testamento sotto rogito di messere Leonardo Miceno | nodaro in Roma, sotto li tre di febraro 1620, per il quale ho rivocato, cassato et annulato ogn'altra ordinatione che per avanti havessi | fatta in qualsivoglia modo; et havendo imparticolare lasciato | un legato d'argenti diversi descritti in detto mio testamento a monsignor reverendissimo vescovo di Vicenza et a monsignor reverendissimo Gioseppe coadiutore in detta | chiesa di Vicenza per loro uso, nel modo, come in detto testamento; | però havendo dopo fatti detti legati considerato meglio la disposition | di essi argenti alli predetti monsignori Dionisio e Gioseppe ho mutata voluntà. Pertanto ho fatto scrivere il presente codicillo da persona | a me fida et sarà sottoscritto di mia propria mano et consignato da | me nelli atti di publico nodaro di questa città. Et ritrovandomi per | la gratia di Dio sano della mente et intelletto, benché alquanto indis|posto del corpo, spontaneamente tanto in virtù della facoltà et potenza di testare e disponere de miei beni chiamata in detto mio testamento, | quanto in ogn'altro miglior modo che so et posso, codicillando e dispo|nendo e col presente codicillo e dispositione imprimis revoco, casso | et annullo in tutto e per tutto e per rivocato, casso et annullato voglio | che sia, come se fatto non fosse il predetto legato a favore delli sopradetti | reverendissimi signori Dionisio e Gioseppe del forzieretto et delli predetti argenti, | come in detto legato, descritti e nominati. Et voglio che siano, sì come | in ogn'altro miglior modo gli lascio al signor Nicolò Dolfino, fu del | signor Piero, mio herede universale instituito in detto mio testamento, | come se fossero compresi sotto detta institutione e non lasciati ad essi signori reverendissimi Dionisio e Gioseppe: a’ quali in loco del sudetto legato dell'uso di essi argenti, | per raggion di legato, lascio a detto monsignor reverendissimo Dionisio il Christo d'argento | in croce d'argento con piedi d'argento et a monsignor reverendissimo Gioseppe il | Christo d'argento in croce d'hebano col piede coperto d'argento; de | quali Christi essi signori reverendissimi possano disporre liberamente a lor piacer, | come di cosa propria. Nel resto poi, che si contiente in detto mio testamento, | fatto sotto li tre febraro 1620 in Roma nelli atti di messer Leonardo Miceno, | come ho detto di sopra, et esso testamento confermo et approvo in tutto e | per tutto, così in virtù di questo codicillo, come nel miglior modo che so | e posso, volendo et intendendo che tutte l'altre parti di esso testamento e | questo codicillo s'osservino et adempiscano in ogni miglior modo, essendo | et affermando esser tale la mia voluntà.
Io Gio(vanni) Dolfin cardinal affermo quanto di sopra esser | la mia volontà, di mano propria.