Nacque a Venezia, il 17 marzo 1523, da Laura Barbarigo e Antonio, un gentiluomo bergamasco che esercitava la professione di medico "per grazia e non per profitto". Primo di quattro fratelli, fu indirizzato alla carriera ecclesiastica. Studiò a Padova filosofia e diritto e si dedicò alla professione forense prima di ottenere dei benefici ecclesiastici e di recarsi a Roma nel 1551. Alla corte romana entrò nella segreteria papale. Fu impiegato in missioni diplomatiche di rilievo - una segreta presso Maria I Tudor, regina d'Inghilterra, nel 1553; altre in Italia e Portogallo - per essere poi inviato come legato pontificio in Spagna. La sua carriera fu rapida e divenne vescovo di Zante e Cefalonia nel 1555, senza tuttavia ssumere impegni pastorali. Fu Carlo Borromeo, il suo grande protettore, a sollecitare la sua creazione a cardinale, il 12 marzo 1565. Nei decenni a seguire divenne nunzio in Germania, dove collezionò diverse reliquie, che dopo la sua morte furono portate a Venezia dal cardinale Giovanni Dolfin (1598). In Polonia promosse l'applicazione dei decreti del Concilio di Trento e la diffusione dei Gesuiti. Fu principe dell'Accademia degli Occulti di Brescia. Durante il pontificato di Gregorio XIII perse l'appoggio di cui godeva in precedenza e decise di ritirarsi a Padova, dove morì il 26 dicembre 1584.
10 Dicembre, 2019